ESCAPE='HTML'

Il nuovo progetto prevedeva una moto innovativa, nuovo telaio a tubi quadri pedane arretrate, linea originale rispetto rispetto alle precedenti Ob One ed in perfetta sintonia con quelle che erano le nuove tendenze del momento.

Con questo nuovo modello la Malanca riaffermava la posizione di vertice fra le 125 stradali con vocazione prestazionale. 

Dai tre freni a disco, l'antiaffondamento all'anteriore, l'impostazione di guida corsaiola le nuove espansioni, questa  versione era più che la naturale evoluzione della precedente Ob One Rancing.

Ma le innovazioni di maggior peso erano nel motore.

Nuove termiche, con ammissione lamellare e valvole allo scarico, miscelatore, e risuonatori nelle espansioni, erano il biglietto da visita per la nuova nata a sua volta intolata al compianto pilota legato da tanti successi sportivi alla Malanca, Otello Buscherini.9

Elevato era il livello qualitativo della componentistica ove ai migliori produttori in campo nazionale (Brembo - Paioli), si affiancavano produttori internazionali di alto livello (Motoplat - Mikuni).

 

.

.

CURIOSITA'

La versione prevista per la commercializzazione sarà dotata almeno inizialmente dello stesso motore a suo tempo sviluppato  per il Rancing leggermente potenziato. L'incremento di potenza era nella sostanza da imputarsi all'adozione delle valvole allo scarico oltre che alle  nuove espansioni studiate e realizzate personalmente da Librenti nel reparto corse.

Il motore originariamente sviluppato sempre da Librenti sulla base delle esperienze maturate grazie alla partecipazione nella 250 GP ed in grado di spingere la nuova quarto di litro a 32 CV, verificati personalmente da Marco Malanca al banco del reparto corse della ditta, rimase al momento in stand by su specifica disposizione di Marco Malanca.

Questo motore dotato di nuovi cilindri  e diverse testate, alimentato da due carburatori da 24 in luogo degli usuali 22, venne ritenuto dopo un test su pista eseguito personalmente da Marco Malanca troppo potente ed inadatto all'utilizzo da parte di un sedicenne.

Dalle sue parole  " dopo un lancio inserite le sei marce mi ritrovai in un baleno oltre i 160 km/orari di strumento, e la monopola dell'acceleratore non era ancora a fondo corsa. Ridussi subito il gas, ed entrando nei panni di quei genitori che avrebbero acquistato la mia motociclietta sentii forte il peso della responsabilità, anch'io avevo dei figli e non ritenni in conscienza di vendergli un mezzo con quella tipologia di prestazioni, a mio giudizio eccessive per un giovane di soli sedici anni. Impressioni che mi vennero poi confermate al termine dei test dai rilievi strumentali eseguiti sulla pista, la moto era andata ben oltre i 170 km orari. Indubbiamente Librenti aveva fatto un buon lavoro.

Ebbi poi modo di vedere negli anni successivi che altri marchi non si fecero certo scrupolo nello spingere la rincorsa prestazionale a livelli tali che già nell'85 io ritenevo ormai  inopportuna in una classe come la 125 cc"

.

 

MALANCA OB-ONE III

 ESCAPE='HTML'

Sopra MARCO MALANCA e la sua ultima opera, una 125 dalle grandi ambizioni, progettata e messa a punto nel biennio 1984/85, esprimeva nella sua prima versione ben 32 CV per una velocità effettiva oltre i 170 km orari. 

.

 ESCAPE='HTML'

.

Sopra, la bella linea e le generose dimensioni della moto che consentivano un uso a due senza problemi. In evidenza il sistema antiaffondamento alla forcella Paioli

 ESCAPE='HTML'

Sopra, la Malanca Ob III  fianco a fianco con la 250 da GP, si intuiscono le generose dimensioni della 125

.

 ESCAPE='HTML'

Sopra, la completa strumentazione e i comandi di ottima fattura, come il resto della componentistica ben visibile dalla foto. Una moto con caratteristica di fascia superiorere negli anni 1984/85.

.

 ESCAPE='HTML'

Sopra,in evidenza la particolare conformazione del serbatoio e il caratteristico telaio a tubi quadri

.

 ESCAPE='HTML'

Sotto il sistema di lubrificazione separata prodotto dalla Mikuni

 ESCAPE='HTML'

FASI RESTAURO MALANCA OB ONE III